Ci sono sofferenze

che scavano nella persona

come buchi di un flauto

e la voce dello spirito

ne esce melodiosa...

(Brancati)

 

 

 

Chi sono

Psicologa clinica iscritta all’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna n°albo 3401. Da sempre ho nutrito un vivo interesse per l’uomo, sia per quanto riguarda il suo senso esistenziale che i vari aspetti della formazione della personalità e della cura psicologica spaziando dallo psicodramma analitico alla psicoterapia organismica dei Brown. Ho frequentato la specializzazione quadriennale post-laurea presso la "Scuola di Psicoterapia Psicosintetica" (Firenze) e successivamente a Milano l’IPSO – Istituto di Psicologia Somatorelazionale- come conduttrice di classi di esercizi bioenergetici.

Mi occupo di terapia di coppia e sostegno alla genitorialità. Lavoro con adulti e adolescenti e attraverso lo strumento del colloquio psicologico clinico, le tecniche psicosintetiche (come l’immaginazione guidata in stato di rilassamento) e le tecniche corporee bioenergetiche posso fornire un valido supporto nella elaborazione di diverse problematiche che si possono presentare nel corso della vita.

Somatizzazioni

Capita che l'unico modo che il nostro sistema trova per dare voce al suo disagio si esprime in un sintomo fisico. Spesso chi ne soffre si trova spiazzato, non capisce perchè gli capiti e non trova conforto nelle cure mediche. Il corpo è un universo complesso e meraviglioso con un linguaggio che dobbiamo cominciare a comprendere.

Melancolia

Concetto legato alla storia della medicina (da Ippocrate a Galeno), che indica depressione, tristezza, a volte ipocondria. Ippocrate contrapponeva gli individui biliosi a quelli melancolici, sottolineando i caratteri anche viscerali e funzionali della melancolia che oggi si possono definire con atonia viscerale, ipotensione, somatizzazioni di origine depressiva,ecc. La depressione non è una malattia, c'è sempre un motivo profondo che porta un individuo a chiudersi verso la vita.

Io desidero...

A volte ciò che porta una persona a varcare la porta dello studio di uno psicologo è solo un vago senso di disagio, un'insoddisfazione, la sensazione di non conoscersi a fondo e non affermarsi al massimo delle proprie possibilità. C'è una curiosità in questi individui, un desiderio di guardare oltre il consueto per raggiungere ciò che per loro è felicità.